Descrizione

Vivo a metà tra due mondi.

Il mondo interiore, immaginifico, plaga isolata, triste e splendida, faticosa e incessante da coltivare, costante nel suo richiamo alla mia anima come l'eco del mare sulla costa, forse fruttifera, o forse incompresa; e il mondo esteriore, luogo condiviso di esperienza, affetti, sorprese e nutrimento, nel quale imprimerò la sagoma della mia identità, per conquistare i tempi e gli spazi del mio mondo interiore.

E vivrò due vite in una.

giovedì 6 settembre 2012

La scala di una vittoria

«Si pensa che solo i grandi del mondo spingano al massimo le proprie capacità, e che siano tali proprio per questo. Ma anche l’umile contadino si sforza l’anima pur di strappare dalla terra il proprio sostentamento, lottando ad ogni raccolto contro la morte per fame, così come il ladro cerca ovunque la merce più facile e redditizia, le guardie più corrotte, le serrature più deboli o meno in vista. Il mercenario che arrischia la vita per due soldi si affanna a studiare nuove finte per accelerare gli scontri a suo favore o per schivare ulteriori ferite, e si oppone al difetto di talento o al corpo danneggiato e invecchiato che risponde sempre meno alla velocità del suo pensiero. E col medesimo sforzo, talora disperato, anche la matura cortigiana ricerca e prova nuovi cosmetici e nuove alchimie di profumo, si affanna dietro le ultime mode, studia con invidia le acconciature e le movenze delle giovani e ambiziose colleghe, si esercita in danze di passione sempre più raffinate: tutto, pur di non perdere il proprio fascino e lo spietato, volubile favore del suo protettore, sempre a caccia di nuova carne con cui rimpiazzare la vecchia. Se costoro decidessero di mollare la propria lotta anonima, in cui annoverano se stessi tra i nemici, non fallirebbero semplicemente, bensì morirebbero, di stenti, di spada o di veleno. La difficoltà del mondo è distribuita egualmente su tutti i ceti, ma solo i potenti sono in grado di ricavarne un riconoscimento o un premio che vada oltre la sopravvivenza. La grandezza di una vittoria può essere misurata solo su una scala proporzionale al benessere di chi la ottiene.»

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